05 Mar

Quando accade di trovarmi con alcuni addetti ai lavori a trattare e disquisire circa il reale significato del termine BENESSERE nella sua interezza, ritengo sempre assolutamente consono e calzante dare risalto principalmente e soprattutto all’importanza che lo Sport e l’attività fisica ricoprono nell’ambito della salute biopsicosociale e mentale in genere, ponendo l’accento, in modo particolare, su come alcuni fattori di prevenzione come la famiglia innanzitutto ma anche un adeguato ambiente sportivo, possano giovare all’individuo a livello psicologico.
Facendo seguito e prendendo spunto, per l’appunto, dall’importanza degli aspetti mentali – a me tanto cari – equiparandoli ad una sorta di “condicio sine qua non” per il raggiungimento non solo di una performance atletica ottimale ma anche di uno stato di benessere psicofisico adeguato, ho sempre ritenuto e ritengo tutt’ora che un atleta, per lo più agonistico, usi il suo corpo come mestiere ma che in realtà, non lo riesca a sentire né a percepire più di tanto poiché, di norma, non sa codificarne le emozioni ed i segnali che ne provengono;
da qui, l’importanza, quasi dirompente a certi livelli e laddove sussistano i giusti presupposti ed un contesto professionale di base, della presenza di un Allenatore idoneo o di un Preparatore Atletico assolutamente adeguato che fungano da guida e da supporto per il raggiungimento del risultato finale perché come enuncia un vecchio teorema,… il risultato di una buona prestazione sportiva, è dato dalla sommatoria di tre elementi: Preparazione Fisica, Abilità Tecniche e PRONTEZZA PSICOLOGICA.